
Come si esprimerà, oggi, la maggioranza dei consiglieri, in merito alla delibera di pubblica utilità del nuovo Stadio Tardini ? Purtroppo il risultato appare scontato, dato che Effetto Parma detiene la maggioranza in consiglio comunale e, storicamente, non si è mai posta problemi etici in merito al proprio ruolo di tutela della città, del territorio e delle persone.Quindi, per l’ennesima volta, il bene di Parma e dei suoi cittadini verranno ignorati, a favore invece degli interessi di privati che hanno come obiettivo il mero tornaconto personale.Questa giornata rimarrà nella storia di Parma, così come rimarranno nella storia anche i nomi delle persone responsabili di aver letteralmente regalato un pezzo di città ad un estraneo.Non ci può essere alcun interesse pubblico in un progetto che ignora gli aspetti urbanistici del luogo dove dovrebbe essere edificato; che regala una parte di città ad usi commerciali e di intrattenimento anche extra territoriale per 90 anni; che elimina il verde esistente per fare spazio ad inutili parcheggi interrati, quando poco distante (centro Barilla) c’è già un’area di parcheggio sotto utilizzata; che ci propone una mega-costruzione in acciaio, fuori misura e fuori contesto; che soffoca l’istituto scolastico Pezzani-Puccini, condannandolo ad un presente e un futuro incerto; che espone la nostra e le prossime generazioni a enormi incertezze su tutta l’area che entrerà nella totale e incontrollabile disponibilità di privati, investitori e speculatori il cui unico fine è e resterà il proprio business.Questo tanto per richiamare alcuni degli aspetti che una Amministrazione consapevole avrebbe dovuto considerare prima di dichiarare il progetto di pubblico interesse.Pubblico interesse sarebbe stato invece individuare le migliori soluzioni progettuali che tenessero conto dei profondi cambiamenti della società e delle future esigenze di Parma.Oggi, non ci resta che sostenere la nostra Roberta Roberti che, da sempre, si è battuta con coraggio contro questo progetto, urbanisticamente sbagliato e che rappresenta molto bene come NON si debba Amministrare la cosa pubblica bene comune.
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